ROUTE 2023-24 " Verso le sorgenti del Piave"

Ciao a tutti! Sono Teresa, e in questo articolo vi racconterò le avventure che il fuoco Rosa dei Venti ha vissuto durante la route tenutasi dal 07 all’11 agosto 2023.

GIORNO 1

Il 7 agosto 2023 ci siamo trovate davanti alla chiesa per pronunciare assieme una preghiera prima di partire finalmente per una Route che si è rivelata essere la più (paesaggisticamente parlando) bella che io abbia mai fatto. Arrivate a Costa Alta (San Pietro di Cadore)Costalta e salutato i nostri accompagnatori, cariche di energia abbiamo inaugurato il nostro cammino con una bella e intensa salita … 

.. peccato però che le nostre energie sono finite quasi subito e presto sono cominciati i “quanto manca?”, “facciamo una pausa?”, “Irene ho fame!”, alcuni anche detti solo per scherzosamente la nostra cara amata Capo Fuoco. Dopo un paio d’ore di camminata, siamo giunte in un’area picnic a Val Visdende, luogo dove avremmo dormito la prima sera. Abbiamo montato le tendine e ci siamo messe qualche strato di vestiti in più, dato che la temperatura si stava progressivamente abbassando. Una volta cenato, svolto una piccola attività e conosciuto una simpatica mandria di mucche passata a conoscerci, ci siamo salutate per la buonanotte, ma non prima di aver ammirato, rigorosamente con la copertina addosso, il magnifico cielo stellato che c’era quella sera, così tante stelle che era quasi impossibile trovare le costellazioni che di solito sono le più visibili.

GIORNO 2

Il secondo giorno, dopo essere state svegliate dalla mandria di mucche conosciuta la sera precedente e passata per augurarci una buona giornata, e dopo aver posticipato (per sbaglio) la sveglia di una buona oretta, con lo zaino in spalla abbiamo iniziato il nostro secondo giorno di cammino. A dispetto della salita del primo giorno, la camminata era praticamente tutta in piano, dato che abbiamo attraversato la Val Visdende, ma siamo riuscite a godere ugualmente dei suoi paesaggi mozzafiato. Abbiamo fatto una piccola sosta per ammirare una chiesetta rustica nella quale era stata appesa una croce fatta di bastoncini ritrovata per caso nelle vicinanze della medesima chiesetta, costruita da scout in cammino come noi, qualche decennio prima, e dopo alcune foto panoramiche, siamo ripartite fino a fermarci, verso l’ora di pranzo, a Plenta, dove avremmo trascorso il resto della giornata. Lì, ci ha accolte un’altra mandria di mucche piuttosto curiose, che ci ha tenuto compagnia per tutta la durata del pasto. Dopo essere state assalite dall’abbiocco pomeridiano, siamo andate alla ricerca di un luogo dove poter accampare le tendine e abbiamo trovato rifugio vicino a una colonia dove si stava tenendo un campo Softair, che ci ha gentilmente ospitato nel suo giardino in quanto nei boschi limitrofi girava un branco di otto lupi. Durante la sera abbiamo tenuto compagnia ai ragazzi del posto davanti a un fuoco crepitante, scambiandoci storie di avventure passate e, tra incontri con i lupi, racconti di terrore e ogni tanto buttando l’occhio verso il cielo per vedere qualche stella cadente, anche la seconda sera è passata senza che ce ne accorgessimo.

GIORNO 3

Alla sveglia del terzo giorno, coloro che ci avevano gentilmente ospitato, ci hanno anche generosamente offerto delle razioni da combattimento militari, per provare come ci si sentiva a vivere come stavano facendo loro. Dopo una energetica e sana colazione e *dopo* averli ringraziati di cuore, ci aspettava la camminata più dura, ma anche la più bella e appagante di tutta la route. Guadando fiumi, mangiando lamponi di montagna gustosissimi e scalando montagne, siamo finalmente arrivate alla base del Peralba, dove si trova la sorgente del Piave, fiume sacro alla patria.

Giusto il tempo di iniziare a mangiare che inizia a piovigginare, ma noi non ci siamo fatte prendere dal panico, perché… “non esiste buono o cattivo tempo, ma solo buono o cattivo equipaggiamento”, e, quindi, armate di ponchi e coprizaino, coprizaino abbiamo iniziato la discesa del Peralba, fino ad arrivare alla casera, nostra meta finale, dove ci ha accolto a braccia aperte e con un bel sorriso Don Roberto. Non abbiamo perso tempo e abbiamo subito acceso un bel fuocherello nella cucina economica, perché eravamo tutte infreddolite dalla pioggia. Dopo un bel bagno e una cena calda in compagnia del don, fra risate e altre storie di paura, siamo finalmente andate a letto.

GIORNI 4-5

Alla mattina del quarto giorno ci ha raggiunte Nina e fra un’attività e l’altra, qualche canzone, una merendina, qualche battuta e un po’ di ore a crogiolarci (e scottarci) al sole, il tempo è volato e si è concluso anche l’ultimo giorno intero di route, dato che il dì seguente saremmo dovute ritornare a casa. Ciononostante, questo ci ha permesso di godere al massimo delle ultime ore che avremo trascorso insieme in mezzo a dei monti incredibili.

L’ultimo giorno l’abbiamo principalmente passato a lasciare quel posto migliore di come l’avevamo trovato, mettendo in ordine e pulendo tutto ciò che abbiamo usato, e quando è giunta l’ora di tornare a casa, abbiamo lasciato quella casera fra i monti, che ora custodirà i ricordi felici di un gruppo di persone che non si stancherà mai di stare assieme.

Buona Strada

Sheila Brioso

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Val Visdende, 7 – 11 Agosto 2023

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